Un impegno sulla memoria collegato all’agire politico attuale, uno sforzo massicccio per evitare una guerra dagli esiti catastrofici, difesa della democrazia contro le derive autoritarie, le minacce e gli atti per minare i principi della Costituzione, ferma risposta democratica e antifascista contro le provocazioni messe in atto da gruppi neofascisti ed i frutti avvelenati di un revisionismo che falsifica la storia e si pone fuori dalla legalità repubblicana, sono questi alcuni degli aspetti principali che caratterizzano la politica e l’iniziativa dell’ANPI e il suo proficuo rapporto con le Istituzioni e le forze politiche e sociali interessate a riaffermare gli ideali e i valori della lotta di liberazione, della convivenza civile, dell’identità nazionale e del rinnovamento dello Stato.

È da tempo che il nostro giornale insiste su questi impegni e su questi obiettivi, oggi ancora più pressanti di fronte all’esigenza di salvare lo stato di diritto, non solo di difendere ma di rendere compiuta la democrazia, di fare crescere ancora l’opposizione imponente contro la guerra, già presente in ogni paese dell’Europa e negli stessi USA, di respingere gli attacchi ai magistrati, ai diritti dei lavoratori, degli insegnanti, degli scienziati e allo stato sociale.

Tutto ciò, non a caso, rispecchia la funzione e il ruolo dell’ANPI, nell’attuale situazione. Nelle pagine seguenti parliamo dell’importanza del tesseramento e del proselitismo, dei risultati che andiamo ottenendo, delle nuove presenze dell’associazione in diverse località, dell’unità, dell’’autonomia e del pluralismo che si vanno arricchendo. Tutto questo, non sono solo fatti organizzativi ma politici, perché appunto, quello che può fare direttamente è lo stimolo che può esercitare l’ANPI perché altri soggetti si mobilitino, è tanto più necessario nell’attuale momento, preoccupante e difficile, ma contiene anche potenzialità da utilizzare, consapevoli che in Italia la democrazia ha forti radici e che il governo di centro destra mostra arroganza e provoca guasti in molti campi, ma è diviso ed in gravi difficoltà politiche ed economiche e può essere battuto con una vigorosa azione unitaria a sostegno di proposte programmatiche nell’interesse del Paese.

Nella “giornata della memoria” si è detto giustamente: ricordare il passato per costruire il futuro, grave è stato il tentativo fatto dai governanti di nascondere le responsabilità del fascismo sulle leggi razziali e nell’aver portato l’Italia al disastro, ma il tentativo di strumentalizzare politicamente la Shoah possiamo dire che non è passato nonostante l’utilizzo della TV e di molti giornali. Così come l’iniziativa di dividere l’Europa e schierarla a fianco di Bush ha mostrato la corda per il pronunciamento del Parlamento Europeo e di diversi Paesi. E per l’attività dell’ONU e dei suoi ispettori.

La necessaria lotta al terrorismo viene presa a pretesto per scatenare la guerra all’Iraq, quando invece il rischio è che all’indomani di una tale guerra il mondo sia ancora più insicuro di quanto lo è oggi.