Si all’unità d’azione per un nuovo progetto alternativo della società italiana

Pace, democrazia, diritti sono i punti salienti della politica e dell’iniziativa dell’ANPI provinciale di Modena per i prossimi mesi definiti nel programma approvato dal Comitato Direttivo dell’Associazione di cui parliamo in altre pagine del giornale.

Nel numero precedente di “Resistenza Oggi” abbiamo messo l’accento sui pericoli che corre la democrazia e tale minaccia è tutt’altro che superata.

Infatti il governo di centrodestra continua a mettere in atto una politica che colpisce diritti fondamentali come la libertà di espressione, lo stato di diritto, lo stato sociale e anche lo stato laico.

Questa politica berlusconiana imperniata sulla propria tutela giudiziaria, difesa dei propri interessi aziendali, sulla pretesa di arraffare tutto il potere possibile nell’informazione, nell’economia, nella burocrazia pubblica, ha mostrato un volto arrogante, mediocre e incapace. Berlusconi si è appropriato della parola libertà che non gli appartiene e avendo ottenuto un voto che lo legittima a governare pretende che nessuno parli male della sua maggioranza e questo significa un colpo mortale alla democrazia.

Questi comportamenti illiberali e di destra hanno spinto, giustamente, l’opposizione ad essere più forte e unita, a resistere, a manifestare indignata, a protestare ma anche a mettere in campo una capacità propositiva per attuare soluzioni alternative.

La lotta nel Parlamento, nelle istituzioni e nel Paese trova partecipe l’ANPI con proprie iniziative e con l’adesione, il collegamento e la partecipazione a movimenti, partiti, sindacati e associazioni impegnate per la difesa della Costituzione, per la salvaguardia dei fondamenti della democrazia, per la Pace, i diritti dei lavoratori, degli studenti e degli intellettuali.

L’ANPI si è sempre battuta contro i processi involutivi, il revisionismo storico che falsifica la storia e nega i valori che sono alla base della Repubblica e della Costituzione, ma anche per le riforme, il progresso e una società rinnovata, integrata nell’Europa e impegnata per una globalizzazione della democrazia e dei diritti umani e civili. Proprio perché ci muoviamo con questa caratteristica abbiamo salutato con grande favore la presa di posizione delle Associazioni della resistenza e degli antifascisti contro la guerra e per la pace che pubblichiamo qui a fianco.

Urgente si avverte la necessità di fermare i preparativi di guerra e per questo un vasto movimento si sviluppa in Italia, in Europa e nella stessa America.

A tale movimento partecipiamo con i contenuti e le richieste del documento unitario, esprimendo contrarietà a una nuova guerra e il bisogno che l’Italia agisca in modo per evitarla.

Per quanto riguarda i diritti, si deve fari i conti con una finanziaria che, con la copertura di una illusoria agevolazione fiscale ai ceti più deboli, in realtà con l’inflazione incontrollata, i tagli alla scuola, alla salute e al Mezzogiorno, la centralizzazione delle decisioni di spesa a danno delle Regioni e dei Comuni, il condono fiscale in attesa di una manovra in materia tutta spostata a favore dei redditi medio alti, si appalesa senza rigore e senza equità sociale.

Si rafforzano così le ragioni dello sciopero generale indetto dalla CGIL per il 18 ottobre 2002, al quale l’ANPI ha aderito, auspicando al tempo stesso che i sindacati trovino il terreno per ricomporre l’unità.

Resistenza Oggi