Questo monumento ricorda i partigiani e i resistenti della Circoscrizione Crocetta e sono morti nella lotta contro il nazi-fascismo. La lapide dedica la memoria ai “vendicatori della patria” e ribalta la retorica fascista dell’onore e della vittoria attraverso lo stile che ha caratterizzato i primi anni del dopoguerra. Tra il quartiere Sacca e Crocetta sorge la zona industriale di Modena: lì ha sede tutto il comparto siderurgico e metalmeccanico della città, formato dalle fonderie, dalle acciaierie e dalle officine (Orsi, Ferriere, Valdevit, Corni, Rizzi, Fiat ecc). Dal 1944 diventa, come San Damaso, Paganine, Madonnina e Mulini Nuovi, un quartiere con un forte radicamento delle formazioni gappiste. Il forte legame della Resistenza con il tessuto produttivo operaio della zona è testimoniato dalla scelta compiuta nel dopoguerra, dopo l’eccidio delle Fonderie Riunite del 9 gennaio 1950. I promotori del memoriale dedicato alla lotta di Liberazione decidono infatti di affiancare ai caduti partigiani i nomi dei sei operai morti sotto i colpi delle forze dell’ordine nella violenta repressione della manifestazione sindacale per consolidare l’asse ResistenzaCostituzione-Lavoro, che innerva l’identità e la partecipazione delle forze politiche e sindacali delle Sinistre nel dopoguerra.

Galleria





Caduti commemorati in questo monumento

ABELE MISELLI

WALTER TABACCHI

RICCARDO PULGA

ERASMO MOLINARI

ODDONE TESTONI

CAMILLO PEDRETTI

ARONNE BASSOLI

TAURO GHERARDINI

SERGIO MESCHIARI

FERNANDO VEZZELLI

IVO MONTORSI

VIRGINIO BENEDETTI

GIUSEPPE CORRADINI

ARRIGO BENEDETTI

LINO BARALDI

ROMEO POPPI

ALFONSO MESSORI

ANGELO APPIANI

ARTURO MALAGOLI

ARTURO CHIAPPELLI

ENNIO GARAGNANI

ROBERTO ROVATTI

RENZO BERSANI