Un occasione di rilancio dell’azione politica dell’ANPI verso le nuove generazioni.
La relazione di Aude Pacchioni al direttivo provinciale.

Nell’esporre alcune riflessioni sul bilancio dell’attività dell’ANPI in questi ultimi mesi, introducendo l’assemblea del comitato direttivo provinciale del 15 aprile scorso, Aude Pacchioni ha individuato tre momenti essenziali di tale attività: la giornata della memoria, l’invasione dell’Iraq e le celebrazioni del 25 aprile. In ciascuno di questi momenti l’ANPI ha avuto un ruolo di grande rilievo, profondendo energie e notevoli capacità organizzative nel predisporre iniziative, incontri e manifestazioni che hanno visto la partecipazione attiva di istituzioni, associazioni, scuole, sindacati. Nell’aver saputo coniugare memoria ed attualità. Forte ed incisiva la mobilitazione per la pace, contro la guerra preventiva, estesa e variegata la partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile che hanno visto svilupparsi il ruolo essenziale dei giovani, le iniziative di studenti ed insegnanti attorno ai temi della memoria.
Il presidente dell’ANPI ha poi richiamato le minacce in atto contro la democrazia e la Costituzione contro la magistratura messa sotto accusa, gli attentati ai diritti , l’informazione minacciata, la controriforma della scuola di cui si minaccia l’autonomia, la crisi della sanità. Temi di grande rilevanza e sui quali è chiamata a misurarsi anche la nostra associazione, per contrastare e battere le forze che conducono questa offensiva antidemocratica e reazionaria. Dovremo reagire con fermezza -ha aggiunto- e con gli strumenti della democrazia ad ogni atto che punta ad offendere e stravolgere la memoria e la nostra storia.
Le celebrazioni del 60° dovranno, pertanto, non solo snodarsi su una serie di manifestazioni celebrative che segnano la cadenza delle tappe fondamentali della nostra storia nazionale, ma dovrà altresì farsi carico di un impegno volto ad affiancare alle manifestazioni, una diffusa rivisitazione storica di ricerca e di dibattito, coinvolgendo scuole, studenti ed insegnanti, istituzioni, associazioni, sindacati e forze politiche. Il progetto elaborato dall’Istituto storico e che sarà presentato il prossimo 3 giugno in una assemblea aperta, segnerà l’avvio di un percorso di tre anni di intensa attività politica e culturale in cui saremo ancora una volta protagonisti.