L’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra

E’ proprio vero: il 31° Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra svoltosi a Riccione dal 16 al 19 Maggio 2009 è stato un Congresso storico! Esso ha deciso, modificando lo Statuto, che l’Associazione continuerà a vivere inserendo a parità di diritti e di doveri, i figli, i nipoti ed i pronipoti dei soci nell’Associazione e a posti di responsabilità a tutti i livelli. Ciò significa che la memoria sopravviverà ai protagonisti delle varie guerre, che il patrimonio morale ed ideale di pace e di democrazia si espanderà a quelle generazioni che, grazie alle lotte condotte finora, hanno avuto la fortuna di non attraversare le nostre tragiche esperienze.
Il fortunato tema del Congresso: “Per la memoria, per la Costituzione, per la Pace”, riassume sinteticamente non solo un obiettivo, ma un programma, impegnativo per tutti: vecchi e giovani.
Nessun vecchio dirigente deve avere paura di “perdere il posto” se questo significa avvicendamento generazionale, rinnovamento e sviluppo del nostro movimento, crescita della coscienza democratica e della partecipazione civile. Bisogna riuscire a coniugare la forza della memoria con il coraggio del progetto. La situazione politica e morale che stiamo attraversando è tale che questo sforzo collettivo, si rende indispensabile per la salvezza e lo sviluppo democratico delle nostri istituzioni repubblicane. Anche il nostro piccolo ma glorioso movimento può e deve fare la sua parte.
Tutto il dibattito congressuale ha ruotato intorno a questi temi nel quale si sono inseriti con autorità e competenza numerosi giovani in rappresentanza degli oltre 100 delegati presenti.
L’assemblea dei giovani ha poi eletto una qualificata rappresentanza a far parte del Comitato Centrale dell’Anmig. Questo innesto è una valida premessa che senza soluzione di continuità l’Associazione passerà allo sviluppo delle nuove attività propugnate dalle nuove leve.
Il Congresso ha poi stigmatizzato la presentazione della proposta di legge con la quale si volevano parificare i combattenti per la libertà con le camicie nere di Salò inserendovi la proposta-ricatto di adeguamento delle pensioni. La pronta reazione della nostra Associazione ha contribuito a far ritirare la vergognosa proposta ed a portare avanti la sacrosanta rivendicazione dell’adeguamento del trattamento pensionistico.
Durante l’intervento del Presidente della Sezione di Modena il Congresso ha tributato un caldo applauso alla memoria dell’On. Gina Borellini, Medaglia d’Oro della Resistenza, e valida dirigente dell’Associazione per 40 anni. Il suo esempio è per i giovani una lezione di vita.
Alla luce di queste note definire il 31° Congresso un evento storico non è un’affermazione retorica, ma la soddisfacente constatazione della realtà.

Ezio Bompani