FRANCO CESANA “Balilla”
MEDAGLIA DI BRONZO ALLA MEMORIA
PARTIGIANO DELLA FORMAZIONE SCARABELLI

Nato a Mantova il 20 settembre 1931, caduto a Pescarola (Modena) il 14 settembre 1944, Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria. Franco Cesana è stato uno dei più giovani partigiani d’Italia.

Aveva cominciato a frequentare le scuole all’Orfanotrofio israelitico di Torino ed aveva proseguito gli studi in quello di Roma (clicca su immagine1 e immagine 2 per vedere l’orfanotrofio ebraico “I Pitignani” di Roma, oggi centro culturale ebraico) finché la madre ed altri famigliari dovettero rifugiarsi nell’Appennino Modenese per sfuggire alle persecuzioni razziali. All’inizio del 1944, Franco ed il fratello Lelio si presentarono al comando di una formazione garibaldina del Modenese, che aveva la sua base a Maroncello di Gombola, chiedendo di poter dare il loro contributo alla lotta di liberazione.

Per Franco non fu facile vincere le esitazioni del comandante “Marcello” e far superare le difficoltà frapposte a causa della sua giovanissima età, ma infine riuscì a farsi accettare tra i garibaldini. Per sei mesi, nonostante gli fossero stati affidati compiti di fureria, partecipò, dando prova di grande coraggio, anche alle azioni più rischiose. Appariva sempre sereno, ma non nascondeva quanto gli pesasse la lontananza dalla mamma. Proprio nel giorno in cui si sarebbe conclusa drammaticamente la sua breve vita, Franco chiese ed ottenne di andare a riabbracciare la madre. Sembrava una giornata tranquilla e Franco partì di buon’ora, per poter rientrare nella formazione la sera stessa. Quando il ragazzo ritornò a Pescarola, trovò i suoi compagni impegnati in un violento combattimento contro i tedeschi che avevano sperato di sorprenderli. Tentò di partecipare allo scontro, ma fu subito abbattuto da una raffica di mitra.

SPEVATE CHE…..
Franco, quando riabbracciò la sua mamma lasciò una lettera. La lettera è presente nel libro/ricerca realizzato dalle classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado dall’Istituto Comprensivo “F. Berti” di Prignano (MO) nel 2019 grazie al lavoro della Sezione ANPI Prignano/Polinago insieme ad altre collaborazioni territoriali. Per leggere il formato pdf clicca qui (dal sul sito del Comune di Prignano);
é possibile trovare un quadro di George De Canino (pittore) all’ultimo piano del “Museo della Liberazione” di Via Tasso. Una dedica nella parte del Museo al piccolo Partigiano ebreo che ha fatto la sua scelta per tornare a scuola. (clicca qui per vedere il ritratto);

FRANCO CESANA “Balilla”
MEDAGLIA DI BRONZO ALLA MEMORIA
PARTIGIANO DELLA FORMAZIONE SCARABELLI

Nato a Mantova il 20 settembre 1931, caduto a Pescarola (Modena) il 14 settembre 1944, Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria. Franco Cesana è stato uno dei più giovani partigiani d’Italia.

Aveva cominciato a frequentare le scuole all’Orfanotrofio israelitico di Torino ed aveva proseguito gli studi in quello di Roma (clicca su immagine1 e immagine 2 per vedere l’orfanotrofio ebraico “I Pitignani” di Roma, oggi centro culturale ebraico) finché la madre ed altri famigliari dovettero rifugiarsi nell’Appennino Modenese per sfuggire alle persecuzioni razziali. All’inizio del 1944, Franco ed il fratello Lelio si presentarono al comando di una formazione garibaldina del Modenese, che aveva la sua base a Maroncello di Gombola, chiedendo di poter dare il loro contributo alla lotta di liberazione.

Per Franco non fu facile vincere le esitazioni del comandante “Marcello” e far superare le difficoltà frapposte a causa della sua giovanissima età, ma infine riuscì a farsi accettare tra i garibaldini. Per sei mesi, nonostante gli fossero stati affidati compiti di fureria, partecipò, dando prova di grande coraggio, anche alle azioni più rischiose. Appariva sempre sereno, ma non nascondeva quanto gli pesasse la lontananza dalla mamma. Proprio nel giorno in cui si sarebbe conclusa drammaticamente la sua breve vita, Franco chiese ed ottenne di andare a riabbracciare la madre. Sembrava una giornata tranquilla e Franco partì di buon’ora, per poter rientrare nella formazione la sera stessa. Quando il ragazzo ritornò a Pescarola, trovò i suoi compagni impegnati in un violento combattimento contro i tedeschi che avevano sperato di sorprenderli. Tentò di partecipare allo scontro, ma fu subito abbattuto da una raffica di mitra.

SPEVATE CHE…..
Franco, quando riabbracciò la sua mamma lasciò una lettera. La lettera è presente nel libro/ricerca realizzato dalle classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado dall’Istituto Comprensivo “F. Berti” di Prignano (MO) nel 2019 grazie al lavoro della Sezione ANPI Prignano/Polinago insieme ad altre collaborazioni territoriali. Per leggere il formato pdf clicca qui (dal sul sito del Comune di Prignano);
é possibile trovare un quadro di George De Canino (pittore) all’ultimo piano del “Museo della Liberazione” di Via Tasso. Una dedica nella parte del Museo al piccolo Partigiano ebreo che ha fatto la sua scelta per tornare a scuola. (clicca qui per vedere il ritratto);