Ermanno Bruschi ed Ezechiello Gibellini hanno avuto sorti differenti e sono morti in momenti distinti, ma sono stati accomunati dalla geografia della fine: il cinquantenne Gibellini è stato ucciso a Cantone di Mugnano, lungo la via Estense, dagli uomini della Brigata Nera il 31 luglio 1944; Ermanno Bruschi è caduto nella stessa località il 22 aprile 1945, alla vigilia della Liberazione di Modena, in un improvviso scontro a fuoco con un gruppo di tedeschi che lo aveva scoperto mentre riposava in un fienile. I due resistenti sono stati ricordati insieme poiché sono morti lungo lo stesso spicchio della via Estense. La loro memoria s’intreccia al luogo della tragica fine per mezzo di un cippo piuttosto singolare: una complessa struttura metallica regge la lapide che riporta le fotografie, i nomi e i dati anagrafici dei caduti. Il riferimento alla Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria di Bruschi e all’identità partigiana di entrambi i commemorati sottolinea l’elevato merito che la Resistenza armata ha avuto per la cacciata dei nazi-fascisti e il ruolo che la guerriglia dei “ribelli” ha rivestito per garantire «la libertà e l’indipendenza dell’Italia».

 

 

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Caduti commemorati in questo monumento

ANTONIO MARTELLI

EZECHIELLO GIBELLINI