Nei periodi aprile – maggio – 22 giugno 1944, aprile 1945

1 aprile 1944: a Montespecchio di Montese, in uno scontro armato, cade Armando Ferroni. Lo stesso giorno al Ramazzini di Modena, moriva il partigiano Marco Bimbi.
1 aprile 1945: rastrellamento tedesco nel reggiano e nel settore di S. Giulia. Dopo una giornata di combattimenti l’attacco viene respinto dai partigiani.
2 aprile 1944: A Frassinoro viene fucilato Egidio Balducchi, della Brigata “Barbolini”, eroica figura di resistente, condotto in giro sfigurato prima di essere assassinato.
3 aprile 1945: a Torremaina (Maranello) durante un combattimento cade la M.O.v.m. Chiaffredo Cassiani della Brigata “Speranza” .
3 aprile 1945: uccisione in varie località del Comune di Concordia dei partigiani: Dino Bruni, Gastone Dondi, Franco Ferrari, Corrado Malagoli, Aldo Mari, Giuseppe Martinelli, Guglielmo Paltrinieri, Sergio Pellacani e Uber Rovatti.
5 aprile 1944: a Prignano cade in uno scontro armato, Giuseppe Garzoni, della Brigata “M. Allegretti”.
7 aprile 1944: attaccato dai partigiani il campo di aviazione di Pavullo.
5 – 6 – 7 aprile 1944: sciopero generale nelle fabbriche modenesi, contro il tentativo di deportare alcuni lavoratori della FIAT in Germania. E’ il momento più alto dello scontro tra nazifascismo e classe operaia modenese. Scioperi si avranno in estate alla Maserati, alla Magneti Marelli, alle fonderie Corni, alla Fiat Grandi Motori e alla Manifattura Tabacchi, ma con la smobilitazione degli stabilimenti, la paura dei bombardamenti e l’afflusso degli operai più attivi nelle formazioni partigiane, i lavoratori passeranno dalla lotta aperta al lavoro di sabotaggio e di occultamento degli impianti.
5 aprile 1945: inizia l’offensiva alleata nell’area tirrenica, dal 9 parte anche dal litorale adriatico
10 aprile 1944: i partigiani assaltano il presidio della Gnr di Fanano.
A Modena viene fucilato dai tedeschi il partigiano Francesco Ioppolo.
10 aprile 1945: azione simultanea delle brigate partigiane della montagna contro i presidi nemici sulla via Giardini. Non viene però effettuata la promessa offensiva alleata sul crinale dell’Abetone, per cui i tedeschi possono destinare numerose truppe contro i partigiani, che non riescono ad ottenere i risultati sperati.
11 aprile 1945: Cadono in combattimento a Rivalta di Saltino, Prignano, Mario Allegretti Medaglia d’Oro al V.M., Domenico Torri e Walter Gualdi.
11 aprile 1945: a Modena manifestazione di donne per rivendicare la distribuzione di generi alimentari e di abbigliamento e per protestare contro la guerra.
Scioperano anche le operaie dei due stabilimenti della Manifattura tabacchi (Modena e Carpi).
14 aprile 1944: durante un rastrellamento nella zona di Baggiovara, moriva il partigiano Sergio Roncaglia, capo squadra della Brigata “Mario”.
15 aprile 1944: durante uno scontro con forze nemiche morivano i partigiani Adeonino Libertini e Renzo Stancari della Brigata “Mario”.
16 aprile 1945: viene costituita la Camera del Lavoro di Modena. Fin da gennaio era operante un comitato provvisorio per la sua costituzione.
18 aprile 1944: nasce il Corpo italiano di liberazione, che inquadra alcuni reparti dell’esercito italiano impegnati in combattimento con gli Alleati.
Decreto di Mussolini per la fucilazione sul posto dei “ribelli”: viene concessa una nuova proroga al 25 maggio per la presentazione degli sbandati. In questo periodo in vari punti della montagna i partigiani fermano le corriere di linea, per disarmare i militi della Gnr in viaggio e per rimandare a casa i giovani che si recano a Modena per arruolarsi nell’esercito repubblichino.
19 aprile 1945: manifestazione popolare a Modena. Oltre 500 donne si recano a protestare davanti alla Prefettura, ripetendo una manifestazione di due giorni prima.
19 aprile 1945: inizia l’offensiva alleata, la divisione “Modena – Armando” attacca le fortificazioni tedesche al Cimone, Cima Tauffi, Libro Aperto e Acquamarcia.
20 aprile 1944: tre giovani parmensi vengono fucilati nel cortile del “Forte Urbano” di Castelfranco E.: Giovanni Mambrini, Oscar Porta, Luigi Ralli.
20 aprile 1945: la Brigata “Fulmine” entra a Fanano.
20 aprile 1945: le staffette carpigiane che si sono trasferite in montagna costituiscono il Distaccamento femminile “Gabriella Degli Esposti”, forse l’unica formazione partigiana esclusivamente femminile della Resistenza italiana.
21 aprile 1944: viene costituito, con a capo il maresciallo Badoglio, il primo governo di unità nazionale.
21 aprile 1945: la Brigata “Italia” attacca i tedeschi in direzione della Garfagnana e di Pievepelago.
21 aprile 1945: 7 partigiani vengono uccisi a Cavezzo. I tedeschi in ritirata con prigionieri partigiani del bolognese, raggiunta la statale che va da Medolla a Cavezzo, senza plausibili motivi se non inumana ferocia, hanno ucciso: Bruno Bencivenni, Ernesto Bettini, Adelio Cacciari, Walter Casari, Luigi Catalucci, Mario Risi, e Ivo Randelli.
22 aprile 1944: fucilazione a Castel d’Aiano di tre partigiani di Montese: Fulgenzio Baccolini, Mario Mezzadri e Faustino Pini.
21 – 22 e 23 aprile 1945: In queste giornate, per la liberazione di Modena e della Provincia, caddero oltre 100 combattenti per la libertà. Il fuoco di cecchini, scontri singoli o di ristretti gruppi hanno creato condizioni non sempre controllabili ed ha prodotto ingenti perdite di vite umane.
Nella nostra Provincia vi sono stati 208 caduti, comprensivi dei sopraccitati.
22 aprile 1945: le formazioni partigiane liberano Modena e altri centri della provincia prima dell’arrivo delle forze alleate. Il Cln insedia le nuove autorità: prefetto democristiano Tavoli, presidente della Provincia il socialista Gregorio Agnini, poi sostituito, sindaco di Modena il comunista Alfeo Corassori. Si insedia pure il governatore alleato, ma l’autorità dell’Amg si limiterà ad alcuni settori della vita pubblica, lasciando così ampi spazi di autogoverno del Cln e delle giunte comunali.
25 aprile 1945: grande manifestazione in Piazza Grande per festeggiare la fine della guerra.
27 aprile 1945: a Dongo viene fucilato Benito Mussolini.
28 aprile 1944: i partigiani respingono un attacco nazifascista sul Monte Penna (Fanano).
28 aprile 1945: soldati dell’Armata Rossa occupano Berlino.
29 aprile 1945: sfilata delle formazioni partigiane per la consegna delle armi.
Maggio 44: nell’arco dell’intero mese di maggio ‘44, si sviluppa l’offensiva della Divisione “Modena Montagna” in varie località dell’Appennino modenese e reggiano, in preparazione dell’attacco finale alla rocca di Montefiorino. Nel corso di queste operazioni perdono la vita 15 partigiani. L’attività di collegamento tra le formazioni partigiane della montagna porta alla costituzione della Brigata Garibaldi “Ciro Menotti”, articolata in 17 distaccamenti per un totale di circa 800 uomini.
1 maggio 1944: i partigiani attaccano la caserma della Gnr e svuotano l’ammasso granario di Polinago. L’azione viene ripetuta di nuovo tre giorni dopo.
Viene fucilato nelle Marche il partigiano modenese Mario Rabitti (M.O.v.m.).
3 maggio 1944: assalto partigiano al presidio della Gnr di Cerredolo. Prelevati dall’ammasso circa 25 quintali di grano.
A Riccovolto di Frassinoro in uno scontro con il nemico cade il partigiano Giacomo Bernardi della Brigata “Bigi”.
4 maggio 1944: a Cerredolo di Reggio E. vengono fucilati, per rappresaglia, 5 giovani ex militari che si erano uniti ai partigiani della Brigata “Bigi”: Luigi Cattaneo, Gaetano Cecchinelli, Santo Duzioni, Francesco Macchi e Vittorio Spinelli.
Durante un combattimento a Vitriola (Montefiorino) viene ucciso il partigiano della Brigata “Dragone” Emore Ferrari.
5 maggio 1944: cade in combattimento a Pianorso (Pavullo) il coraggioso israelita Leone De Benedetti della Brigata “Scarabelli”.
10 maggio 1944: nel combattimento a Ponte Cervaro, nei pressi di Gombola (Polinago), tra una cinquantina di tedeschi e fascisti ed i partigiani comandati da Nardi e Marcello, muoiono 6 partigiani e un tenente americano: Cesare Compagnoni, Pietro Lenzotti, Marcello Orsini, Adele Ranuzzini, Carlo Scarabelli, Pietro Strologo e Martin paracadutista di Los Angeles.
Occupato dai partigiani il paese di Lama Mocogno.
13 maggio 1944: seconda incursione aerea su Modena, che provoca 94 morti, tra i quali la staffetta partigiana Irene Callegari.
A Vallalta di Polinago in uno scontro perdeva la vita il partigiano Guerrino Macchioni.
15 maggio 1944: a Renno di Pavullo, durante un combattimento, cade il partigiano della Brigata “Roveda” Giovanni Giollieri.
16 maggio 1944: formazioni partigiane assaltano il presidio fascista di Fanano, occupano il paese e respingono attacchi di reparti tedeschi. Durante il combattimento perdono la vita i partigiani Giorgio Bozzoli e Antonio Matarozzi.
21 maggio 1944: durante il combattimento di Montespecchio (Montese), cadeva il partigiano Vittorio Bernabei della Brigata “A. Corsini”. In questo luogo il partigiano Monari ha costruito un Monumento a ricordo di tutti i caduti partigiani della zona, che vengono ricordati l’ultima domenica di Maggio.
22 maggio 1944: a Capanna Tassoni, Ospitale (Fanano), alcuni gruppi di partigiani respingono gli attacchi di reparti tedeschi.
In uno scontro con le forze nemiche cade a Tane di Montese il partigiano Giovanni Vinciguerra.
A Rovereto di Novi viene attaccato il presidio della Gnr.
24 maggio 1944: alcuni distaccamenti reggiani ed una formazione modenese attaccano il presidio fascista di Villa Minozzo, combattendo tutta la giornata.
26 maggio 1944: i partigiani occupano Montecreto e incendiano la Casa del fascio.
A Vallalta di Polinago in uno scontro perdeva la vita il partigiano Guerrino Macchioni.
24 maggio 1944: alcuni distaccamenti reggiani ed una formazione modenese attaccano il presidio fascista di Villa Minozzo, combattendo tutta la giornata.
31 maggio 1944: tentato assalto alla caserma della Gnr di Frignano.
3 giugno 1944: durante il combattimento di Pianorso (Lama Mocogno) perirono i partigiani Cleto Libra e Paolo Pattini della Brigata “Dragone”.
4 giugno 1944: Roma viene liberata dagli Alleati.
6 giugno 1944: sbarco Alleato in Normandia. Il 26 viene liberata Parigi.
8 giugno 1944: una formazione partigiana disarma il presidio della Gnr di Baiso. Assalito anche il distaccamento Gnr di Prignano.
9 giugno 1944: siglato il “patto di Roma”, nasce la Confederazione Generale italiana del Lavoro. Costituito a Milano il Comando generale dell’Italia occupata.
Il CNL regionale da vita al Comando unico militare dell’Emilia Romagna.
Assalto partigiano al presidio della Gnr di Pievepelago, viene fatto saltare un ponte sulla Via Giardini.
10 giugno 1944: dopo le dimissioni di Badoglio, viene costituito il primo governo Bonomi, composto dai rappresentanti dei vari partiti politici antifascisti.
11 giugno 1944: occupata la sede della Gnr di Serramazzoni. Svuotati gli ammassi di Casine di Sestola e di Roncoscaglia, vengono distribuiti alla popolazione locale 215 quintali di grano.
13 giugno 1944: occupazione del comune di Frignano, distrutta la casa del fascio. Ormai tutta la zona, ad esclusione di Montefiorino dove è rimasto l’unico presidio fascista, è controllata dai partigiani.
14 giugno 1944: i fratelli Giuseppe ed Ermes Artioli, partigiani della Brigata “W. Tabacchi”, vengono trucidati dai fascisti a San Cesario s.P.
15 giugno 1944: a Montemolino, comune di Palagano, 15 militari, usciti dalla polizia ausiliaria, e accreditati da un documento di riconoscimento del C.L.N. di Modena, andarono in montagna per combattere con i partigiani: Emilio Campeggi, Giuseppe Casari, Alderigo Cassanelli, Alessandro Castellari, Raffaele Del Bue, Angiolina Germinasi, Angelo Giubbolini, Guerrino Gozzi, Nando Montorsi, Silvio Moscardini, Luigi Piana, Riccardo Quadrelli, Tullio Tripodi, Livio Varagnolo, Enrico Vissciano. Furono uccisi da un comandante partigiano che non ritenne valido il documento C.L.N. e per tale atto quel comandante venne successivamente processato e condannato a morte.
14 – 17 giugno 1944: in diverse località della provincia perdono la vita i partigiani: Ennio Cuoghi, Pietro Caselli, Fausto Bellei, Guido Malferrari, Aldino Morelli.
17 giugno 1944: Sestola viene occupata dai partigiani, che la presidiano per una decina di giorni.
18 giugno 1944: dopo alcuni vittoriosi combattimenti, le formazioni partigiane occupano Montefiorino. Nasce così la prima repubblica partigiana dell’Italia occupata; vengono elette, in modo democratico, le amministrazioni locali. La zona controllata dalla Repubblica corrisponde al territorio dei comuni di Montefiorino, Prignano, Frassinoro, Polinago, Villa Minozzo, Ligonchio e Toano.
Le formazioni modenesi e reggiane della zona libera si uniscono e formano il “Corpo d’armata centro Emilia”, organizzato su quattro divisioni e quattro battaglioni, per un totale di circa 5.000 uomini, a cui si devono aggiungere i 2.000 uomini del reggiano, organizzati in due divisioni.
19 giugno 1944: è costituito all’interno del Clnai il Corpo volontari della libertà, che ha il compito di coordinare le diverse formazioni partigiane.
21 giugno 1944: a Fossoli di Carpi le SS tedesche massacravano il comandante partigiano di “Giustizia e Libertà” Leopoldo Gasparotto (M.O.v.m.), catturato nel milanese e trasferito nel campo di Fossoli.
In località Barbona di Montefiorino, durante una battaglia, cadeva il partigiano Gino Olivieri della Brigata “Scarabelli”.
Assalto partigiano alla caserma della Gnr di Zocca.
22 giugno 1944: terza incursione aerea su Modena. In poco più di quattordici mesi muoiono sotto i bombardamenti 1.384 modenesi.