Ma è possibile respingere il carattere distruttivo delle forze di centro-destra mantenendo viva la vigilanza e sviluppando una forte iniziativa politica

Nelle recenti celebrazioni del 57° anniversario della Liberazione, il popolo democratico, la società civile modenese, hanno saputo interpretare al meglio il richiamo all’impegno “per una libertà vivente da difendere e testimoniare giorno per giorno”, seguendo e partecipando attivamente alla molteplicità di iniziative promosse, sia sul piano politico che culturale o sportivo-ricreativo. La scuola, in particolare, si è mossa con una ricchezza di proposte, preparate con intelligenza e fantasia da insegnati e alunni, in ogni parte della provincia, dimostrando pienamente di riconoscersi nei valori della giustizia e della libertà, della solidarietà e della pace.

È importante che migliaia di cittadini, di giovani, donne, le autonomie locali, le forze politiche democratiche, le forze sindacali, si siano ritrovati uniti e solidali, nelle piazze, nelle strade in difesa dei principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, oggi messi in pericolo dalle forze di centro-destra che governano il Paese e che puntano soprattutto a creare tensioni sociali, rotture politiche, ad aggredire la democrazia: cavalcando il revisionismo sulle pagine di storia dell’antifascismo e della lotta di liberazione, tentando di far dimenticare che la Repubblica italiana è nata dalla Resistenza.

C’è oggi una emergenza italiana, minacciosa e preoccupante. C’è una volontà di limitare la democrazia che si manifesta in mille modi, per fare perdere la memoria. Di segnali in questo senso se ne registrano ogni giorno, in forma crescente e sempre più incisiva: si vogliono togliere monumenti, lapidi, nomi di strade e piazze intitolate a persone che hanno onorato la Patria, per attribuirli a loschi figuri che richiamano il fascismo. Avanza una certa voglia di omologazione delle colpe, di limitare la libertà di informazione, di ripristinare la censura sulla cultura e sull’arte. C’è voglia di cambiare le carte in tavola. A tutto questo è possibile porre un fermo alt! Chiamando i cittadini alla vigilanza e all’impegno costante, a salvaguardia di conquiste inalienabili.

Il 2 giugno, compleanno della Repubblica, è stata, come ha voluto il presidente Ciampi, festa nazionale. Una riabilitazione, dopo 25 anni di incomprensibile sordina, salutata con orgoglio dagli italiani, in particolare dal mondo della resistenza. Abbiamo operato per fare una festa popolare e di impegno politico. Per conoscere e fare conoscere da quali radici ha preso forma la nostra Repubblica. Una occasione per rianimare l’identità nazionale e la stessa idea di Patria. Nella logica e nello spirito della Carta costituzionale, della carta dei diritti della nuova Europa. Queste occasioni di mobilitazione popolare e l’importante risultato del voto amministrativo nella nostra Provincia e in tutta Italia hanno dimostrato che è possibile difendere la democrazia e respingere il carattere distruttivo delle forze di centro-destra.

“A me piace costruire, non distruggere, dialogare per unire, così in Europa, come all’interno della nostra Italia” Carlo Azeglio Ciampi