A conclusione dei lavori del Consiglio nazionale dell’ANPI riunito a Bologna nei giorni 24 e 25 ottobre 2002, è stato approvato un documento conclusivo che, in materia di politica internazionale ribadisce la considerazione che “nessuna azione di repressione nei confronti di presunti pericoli terroristici può avvenire senza che esistano prove incontrovertibili di pericolo reale ed in assenza dell’ONU”.

In relazione alla situazione italiana il documento richiama “i fatti degenerativi che mettono a rischio principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale”, nonché le lesioni derivate da atti legislativi che investono settori delicatissimi della vita nazionale come la giustizia, la scuola, l’informazione monopolizzata.

Completano il quadro odiose pulsioni di carattere razzista accompagnate da “tendenze inaccettabili a mettere in forse l’unità nazionale, patrimonio intoccabile del popolo italiano”.

Il documento conclude richiamando l’opportunità di promuovere iniziative politiche e culturali in occasione delle celebrazioni del 60° anniversario della resistenza e della guerra di liberazione, a partire dal Giorno della memoria, passando dal 25 luglio (caduta del fascismo, all’8 settembre (inizio della resistenza), coinvolgendo istituzioni, scuole, mondo sindacale, associazionismo democratico, forze politiche.