Per l’ennesima volta i parlamentari di Alleanza Nazionale hanno ripresentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge che prevede la concessione dei benefici combattentistici a quanti durante la seconda guerra mondiale si arruolarono nelle forze armate della repubblica sociale.
Il Comitato nazionale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) respinge fermamente questo reiterato tentativo di porre sullo stesso piano quanti hanno combattuto per il riscatto dell’Italia, per la libertà e la democrazia contro le dittature nazista e fascista e coloro che, al contrario, si sono battuti a fianco dell’occupante tedesco contro il legittimo Stato d’Italia e si sono fatti strumento delle dittature. Nei territori occupati dai tedeschi non c’era il deserto. C’erano le formazioni partigiane, e chi voleva battersi per l’indipendenza della Patria e per la civiltà aveva davanti a sé la via maestra di quella scelta. Che fu la scelta di tante migliaia di italiani i quali pagarono un prezzo altissimo di perdite, di mutilazioni, di sacrifici e recarono un contributo indiscusso alla liberazione del nostro Paese. È palesemente assurdo voler equiparare ai martiri e ai combattenti della libertà quanti oggettivamente combatterono contro la libertà.
I partigiani dell’ANPI si appellano ai parlamentari di tutti i gruppi perché la proposta di legge in oggetto venga respinta o non presa in considerazione, come è accaduto nelle precedenti legislature.

NO ALL’EQUIPARAZIONE TRA PARTIGIANI E REPUBBLICHINI DI SALO’