L’ANPI è in campo per la pace, la democrazia e i diritti. Nelle tante assemblee aperte, in pieno svolgimento, con la convocazione della Conferenza Provinciale del 14 Dicembre. Questa campagna di mobilizzazione, informazione ed ascolto avvia il lavoro di reclutamento e di tesseramento per il 2003 alla nostra Associazione. Molti antifascisti giovani e meno giovani sentono l’urgenza di un impegno culturale e politico che si richiami ai valori fondanti della Repubblica nata dalla Resistenza e possono trovare nell’ANPI una risposta adeguata.

Proprio su questi temi si è svolto il 25 ottobre scorso il Consiglio Nazionale dell’Associazione, le cui conclusioni richiamano tutti ad un impegno diffuso, per gli obiettivi prima richiamati.

Non è un impegno solitario. Ad esempio abbiamo aderito e lavorato per la buona riuscita della manifestazione pacifica e democratica del 26 ottobre u. s. a Firenze. Anche in quella sede si è avvertita l’attenzione soprattutto delle giovani generazioni ai problemi della difesa dei nostri valori e per l’avanzamento delle idealità che si rifanno alla nostra lotta passata e presente. Questa ampia adesione di giovani e cittadini a manifestazioni che mettono al centro la persona, che chiedono un mondo che attenui e cancelli le differenze, che abolisca la fame e le privazioni e attui processi economici finanziari controllati e gestiti in forma democratica, è un fatto importante, che noi appoggiamo e salutiamo poiché realizzano una estesa partecipazione popolare per la difesa e il rafforzamento della democrazia.

La richiesta all’ONU di una azione forte e decisiva per scongiurare la guerra ha ottenuto un primo risultato: gli ispettori sono al lavoro. Non ci facciamo illusioni, perciò è necessario continuare in questa pressante richiesta: l’ONU e l’Europa mettano in atto ogni iniziativa politica e diplomatica per scongiurare la guerra in Iraq, per fare cessare i massacri in Medio Oriente e per avviare finalmente un tempo di Pace. Tutte la iniziative, promosse con queste finalità, potranno contare sull’impegno e la partecipazione dell’ANPI.

È in atto una situazione politica nel nostro Paese che accentua le forti preoccupazioni più volte espresse, poiché il centro-destra, con misure gravi persiste nell’opera di offesa e svuotamento dei principi costituzionali.

Nessuno di noi, che abbiamo contribuito a conquistare la libertà e la democrazia, sarebbe lieto di salutare una situazione di normalità democratica. Ma non è così. Infatti la maggioranza di governo ha impiegato questo primo scorcio della legislatura per garantirsi impunità, prescrizioni, assoluzioni con la Cirami ed altro. Anziché attuare finalmente la riforma del Titolo V della Costituzione per potenziare la vita democratica, attuare un federalismo solidale in grado di rafforzare l’unità nazionale, ha preferito accettare il ricatto leghista di Bossi, lacerare il Paese, distruggere la sua cultura comune, falsificare la sua storia, colpire la sua Costituzione e fare circolare sentimenti di odio razziale e xenofobo.

A questo si aggiunge la distruzione del servizio pubblico radiotelevisivo a vantaggio della concorrente e con la morte del pluralismo. Ai gravi progetti sulla giustizia e sull’informazione corrisponde una palese incapacità in ordine alla crisi industriale, della Fiat e del sistema italiano che, come ha rilevato il Presidente Ciampi, è meno competitivo.

La Finanziaria penalizza il Sud e, tagliando i fondi a Comuni, Province e Regioni, rischia di scardinare il sistema degli interventi e servizi sociali alle persone e alle famiglie, penalizzando le fasce di popolazione più deboli, mentre continua l’opera di controriforma nella scuola, nell’università e nella ricerca.

Il centro destra è in una crisi politica e morale ed attraversato da vistose divisioni. Le forze dell’antifascismo e della Resistenza che, pur nelle differenti opinioni politiche ideali e religiose, hanno operato unitariamente per dare fondamenta solide alla nostra Repubblica democratica, oggi denunciano i pericoli concreti che provengono da politiche populiste e di svuotamento di un sistema fondato sulle conquiste sociali e civili, si rivolgono alle forze politiche che si riconoscono nei valori costituzionali, affinché conducano con vigore e maggiore coesione un’azione di energica opposizione e sostengano contemporaneamente un progetto alternativo per il futuro del nostro Paese.